Gangwon. Un nome che, ora come ora, suona sconosciuto praticamente a chiunque. Tra qualche giorno, invece, si troverà al centro dell’attenzione del mondo sportivo mondiale, in quanto regione che ospiterà le prossime Olimpiadi Invernali 2018, o per la precisione i XXIII Giochi Olimpici Invernali PyeongChang 2018.
Ci troviamo in Corea del Sud, paese ancora sconosciuto ai più, se non per i suoi prodotti ormai quotidiani per la nostra società (come la Samsung). Probabilmente, pensando alla Corea del Sud, suona strano immaginarla come sede delle olimpiadi invernali, ma questo denota la poca conoscenza che si ha del paese.
La posizione geografica della Corea del Sud, infatti, le permette di avere un clima molto simile al nostro, con inverni freddi tali da portare neve nelle regioni più a nord, e la sua geografia principalmente montuosa fa si che sia terreno ideale per ospitare le Olimpiadi.
La regione di Gangwon è quella dove si trovano le vette principali dedicate agli sport invernali, con impianti, piste e strutture adeguate è la regione è famosa per ospitare numerosi siti e luoghi particolarmente importanti e affascinanti e qui di seguito ne ricorderemo qualcuno.
Gangown in pillole
La regione di Gangwon si trova a nord-est della penisola della Corea del Sud, a circa tre ore di auto da Seoul, capitale del paese. Il capoluogo è Chuncheon, ma la città di Sokcho e le contee di PyeingChang (che ospiterà le Olimpiadi Invernali 2018) e di Gangneung sono le località più famose della regione.
La catena montuosa delle Taebaek Mountains, attraversa tutta la zona ad est del paese e prosegue fino al sud del paese. Qui si trovano le principali vette della regione (tra cui il Monte Seoraksan), sette comprensori sciistici ed è qui che si terranno le olimpiadi.
Sulla costa si trovano le spiagge più ad est dell’intera penisola coreana (compreso il la Corea del Nord) e tra le specialità più famose e apprezzate della regioni troviamo il pollo fritto in salsa agrodolce ed il vino al mais.
Il Parco Nazionale di Seoraksan
Il parco nazionale prende il nome dall’omonimo monte che qui si trova e si trova ad ovest si Sokcho. Il Monte Seoraksan è il piè alto della catena montuosa delle Taebaek Mountains e il suo picco (Daechongbong) raggiunge i 1700 metri circa. La montagna, e il parco nazionale, attira ogni anno numerosi viaggiatori sia locali che internazionali ed è la località più famosa della regione, grazie ai suoi bei tracciati montani per trekking e sciistici durante l’inverno. In autunno, il colore vivacemente arancio delle foglie, regala panorami veramente suggestivi.
A dare il benvenuto a chi si accinge a percorrere uno dei suoi sentieri, si trova il grazioso Tempio Sinheungsa, con una statua del Buddha alta dieci metri.
Il villaggio Abai
Non molto distante dal Parco si trova questo particolare villaggio, abitato dagli anziani di origine nordcoreana, migrati qui durante la Guerra di Corea degli anni 1950-53. Abai è una parola nordcoreana e serve ad indicare, per l’appunto, una “persona anziana”. Merita una visita per approfondire la dura storia coreana e dei loro fratelli vicini. Allo stesso tempo, qui si possono assaggiare tipiche pietanze nordcoreane.
Il Tempio Naksansa
A sud di Sokcho si trova, invece, uno dei templi più belli della Corea del Sud, il Tempio Naksansa. Posizionato su di un’altura affacciata sul mar di Giappone, il tempio è caratterizzato da una grande statua del Buddha della Misericordia e qui si recano i pescatori della zona per pregare.
Gangneung
La città costiera più grande della regione è l’altra località ad ospitare alcune discipline olimpiche, come l’hockey. La grande spiaggia di Gyengo domina il versante costiero della città, mentre il rilassante Padiglione Gyeongpodae è dove ammirare l’alba.
Alba che è anche la protagonista della spiaggia di Jeongdongjin, la più orientale di tutto il paese e quindi primo punto dove ammirarla. Qui si trova anche una delle tante bizzarie coreane, il primo resort interamente costruito all’interno di una nave posizionato su di un’alta scogliera.
Per un tuffo nella storia coreana il padiglione Ojukheon è una bella testimonianza dello stile di vita della classe abbiente coreana durante l’importante dinastia Joseon (1392-1910).